Sto scrivendo questo articolo durante il periodo del corona virus. In Italia come nel resto del mondo, siamo a casa e molte attività commerciali e imprenditoriali, stanno avendo problemi economici, perché questa invisibile ma disarmante pandemia, attacca il genere umano e non siamo pronti. Ma non voglio approfondire questo tema, solamente portare alla luce un esempio di resilienza nel settore fitness.
I piccoli business e i liberi professionisti sono quelli ora più in difficoltà a “regger botta”: come approfittare di un momento negativo e mettere davvero in pratica la resilienza, invece che piangersi addosso?
Parto dalla definizione di resilienza, anche se ultimamente un po abusata, per farti conoscere un piccolo ma efficace progetto di community di una personal trainer, rimasta a casa forzatamente come centinaia di altri professionisti dello sport, non potendo insegnare nei centri fitness e piscine, chiusi per l’emergenza. Tralasciando il lato meramente economico e il danno che ha portato alle categorie del settore sportivo, porto l’esempio di una piccola ma grande azione di resilienza concreta.
resiliènza s. f. [der. di resiliente].
In psicologia, la capacità di reagire di fronte a traumi, difficoltà, ecc.
Il corona virus, o covid -19 ci ha costretto a renderci conto che non possiamo non tener conto di scenari apocalittici visti solo nei film.
Ma invece che lamentarci?
Tutti hanno reagito in modo diverso e solitamente passando alcune fasi, che vanno dalla negazione all’accettazione. Puoi approfondire qui.
E dopo l’accettazione? Io sono per l’azione.
Ed ecco perché sono rimasta colpita dall’entusiasmo della mia amica personal trainer, Elisa La Sala, che ha chiesto il mio supporto per la gestione social, perché come mi ha detto subito quando ci siamo conosciute qualche mese fa “ad ognuno il suo mestiere”.
Molti professionisti hanno deciso di rimboccarsi le maniche e affrontare in modo positivo la questione, approfittando del momento di stop forzato per studiare, aggiornarsi e capire come sfruttare il digitale, portando online una parte del loro lavoro, fin dove è possibile. Qui qualche esempio.
Ma cosa hanno fatto in concreto? Sono passati all’online e lo hanno fatto velocemente. Molti centri fitness, avevano già tra i loro strumenti app e piattaforme con decine di video caricati, spesso inclusi negli abbonamenti.
Ma come può un’insegnante, una libera professionista affrontare tutto questo, realmente e concretamente?
Come portare i clienti online?
In rete si trovano molte soluzioni per i centri fitness, ma per gli insegnanti, come reinventarsi in autonomia?
Elisa La Sala, personal trainer, lavora dal 2001 off line, in diversi centri fitness e palestre, e come altri del suo settore.
Sono sicura che anche tu avrai provato ad allenarti a casa, seguendo i milioni di tutorial che ci sono. Realizzare un video e metterlo online per alcuni è semplice come fare gli addominali (pessimo esempio), per altri invece no.
Allenamento da casa: il progetto di Elisa
Fase “mani in pasta”
“Senti, io voglio continuare a svolgere gli allenamenti per le mie allieve anche da casa, dopo tutto il lavoro e la fatica fatto per raggiungere una buona forma fisica, mi piange il cuore, pensare che stiano ferme un mese o più”. Questo uno dei primi messaggi di Elisa.
Bene, ragioniamoci, facciamole online!
Non sono Les Mills, da dove parto, come si fa, e se non funziona?
Ragionevoli dubbi.
Ma sta funzionando.
Chi sono, cosa posso offrire? Bisogna porsi prima le giuste domande.
In rete si sono moltiplicati in pochi giorni iniziative, con lo scopo di unire tutti in un momento così difficile: aperitivi social, mostre online, concerti in diretta instagram,e via di seguito.
Quale è il nostro valore?
Dopo aver capito che il web può venirci incontro, è bene stabilire quali sono le competenze che si possono mettere in atto e quali invece ci mancano.
Cosa posso offrire?
Cosa non so fare?
E’ una competenza che posso acquisire in poco tempo o c’è qualcuno che mi può aiutare?
Creare una community su facebook
Elisa fortunatamente mi aveva già chiesto il supporto per la sua pagina facebook e in 4 mesi ha raggiunto 1307 follower.
La pagina cresce, grazie anche la produzione di video che la alimenta e all’interazione delle sportive.
Creare una pagina è stato semplice, ma come si può creare una community a budget zero?
Come farla funzionare?
Perchè crearla?
Come fare concretamente?
Trainata dalla pagina, la community del gruppo, che in poche settimane ha 445 membri, raccoglie per la maggior parte allieve delle palestre iscritte dove insegna Elisa, ma non esclude l’accesso ad altri.
Ha creato un calendario di dirette puntuali, proseguendo il programma delle ragazze, proprio per non vanificare mesi di lavoro.
Azioni messe in atto:
- invito ai membri, comunicandolo sulla pagina, inviti privati anche su whatsapp per chi non ha facebook
- tag alle pagine delle palestre con cui collabora
- dirette puntuali
- creazione di una challenge, con premio.
Il contest online per engagment
#restoacasaconelisa
Concorsi, giveaway, challenge, sono ottimi modi per creare movimento all’interno di una community, ma anche in una pagina.
Quanti giveway ti capitano nei feed di instagram? Io sono un’appassionata di concorsi, quando sono in vena creativa, mi annoto le idee su un quaderno e poi le inserisco qua e là.
Qui ho approfondito la tematica dei giveaway.
La generosità di Elisa va oltre la produzione di contenuti, ha voluto regalare a tutte le partecipanti alla diretta un attestato e come primo premio (ad estrazione) tra tutte le quelle che hanno compiuto un’azione, ossia 5 invii di una foto durante l’allenamento, una sessione gratuita di personal training.
Tutto questo a costo quasi zero, ci è voluto tanto tempo e dedizione, ma una grande soddisfazione. E’ stata una vera e propria social challenge, che va molto di moda tra i giovani, ma aggiungerei anche tra i noi giovani.

Perché ha funzionato la community
Ho individuato alcuni fattori:
Per prima cosa la community ha risposto ad un esigenza:
bisogno = soluzione
Stiamo a casa, ci annoiamo, vogliamo allenarci.
Rimanere in forma = mi alleno a casa, gratis, divertendomi.
Oltre a
- professionalità della trainer: il valore
- tono amichevole: il fatto che Elisa abbia uno stile molto allegro, è contagioso e in un periodo in cui siamo costretti a stare a casa e vediamo il mondo grigio, siamo alla ricerca di esempi di positività.
- target centrato: le persone iscritte sono per la maggior parte clienti delle palestre
- la generosità: il fatto che fosse gratuito è stato un plus, ma da gestore della pagina, posso confermare che molte hanno riconosciuto l’impegno come una grande professionalità.
- il contest: i piccoli concorsi, le challenge, le sfide, hanno aiutato la community ad avere un traino per seguire tutte le lezioni.
Ora lascio la parola ad Elisa
“Ti è piaciuto digitalizzarti?”
Elisa: “Si, è stato molto stimolante e ho imparato diverse cose. Ho anche iniziato dopo facebook, ad avvicinarmi a youtube”.
“Hai incontrato difficoltà nel passaggio online?”
Elisa: “Non le chiamerei difficoltà, piuttosto novità “.
“In cosa ti differenzi rispetto ai tuoi colleghi?”
Elisa: “Cerco di guardare al futuro con positività”.
Pensi che la community possa avere un futuro anche dopo il covid?
Elisa: “Si assolutamente e quando torneremo alla”normalità” avrò sicuramente meno tempo, ma avendo già impostato parte del lavoro sono sicura di riuscire a dargli una forma in linea con i miei valori e perché no, a monetizzare. “
Se sei curiosa e vuoi allenarti con Elisa, qui i suoi contatti.
Ciao Eleonora,
giustissimo, niente lamentele anche io sono per l’azione!
Fantastica Elisa, la seguo con piacere. Pensa che dopo anni e anni questo momento di pausa mi ha dato la possibilità di curare di più il mio corpo e di ricominciare ad allenarmi <3!
Il settore fitness è uno dei più colpiti purtroppo. Chi saprà reinventarsi riuscirà a sopravvivere in questo momento. Esempio da poter replicare in parte ai piccoli negozi. Buon allenamento allora!!
Ciao Eleonora, condivido in pieno !! È propio in questi momenti che bisogna tirare fuori più energie, impegno e dinamismo . Bisogna abbracciare e accogliere questo “ imprevisto” mettendosi sin da subito alla ricerca di possibilità e modi per reinventarti. Brava Elisa che ha messo a disposizione di tutti il suo lavoro sempre con il sorriso !!!
Grazie del commento Angela. Solo chi saprà reinventarsi, potrà far sopravvivere il proprio business.